Paura di perdono
risplende i fiori di ogni giardino,
e ricopre d'oro il passaggio del mattino,
e l'amor dell'acqua il fior rinvigorisce.
Ma nel mio prato non v'è scintilla,
ne aurora,  ne allegria in me.
Vedo un fior che s' insecchisce,
per colpa mia più vita non vi è. 
Anche una donna ho per sbagli ferito,
uno dei fiori più belli che avevo.
Adesso lei s' allontana dal mio cor pentito,
non mi parla, mi odia e mi schiva come peste.
Per visione punitiva di nube nera veste,
per sicurezza non le parlo
e non le chiedo perdono,
anche se vorrei tanto farlo.
Ho paura di nuocerle di nuovo,
per vergogna del mio delitto, non v'è più niente di buono
nel mio cuore e nel mio animo oscuro,
tra le catene dell'amicizia ora tra noi c'è un muro.
Forse era meglio non vedere mai quel fiore,
poiché era solito e infame destino nuocere il cuore,
così come era meglio non essere suo amico,
visto che ora quel fiore è mio nemico.
Come per un fior secco
neanche l'acqua più dolce lo farà ricrescere,
per lei
neanche il dono più bello mi farà da lei redimere.
Poesia scritta il 15/04/2015 - 15:25Voto:  |  su 3 votanti  | 
	
 Vera
Vera Lezzi  
 16/04/2015 - 16:35 Se sei un credente pensa a quanto papa Francesco insista sulla misericordia...di Dio, daccordo; ma deve essere anche tra di noi.
  
Roberto Colombo  
 16/04/2015 - 15:27 
  
luciano rosario capaldo  
 16/04/2015 - 10:18 
Darkkozak Claudio  
 16/04/2015 - 07:50 
Darkkozak Claudio  
 15/04/2015 - 23:52 
Vera Lezzi  
 15/04/2015 - 23:01 
                        



