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pregna di ogni cosa che pesa

ora sul noce
e fette di braci vapori
arrugginiti nella Beck's,
il fischio del treno che scema
nel largo delle campagne
un biondo davanzale
e Brescia che cola le cose
al bar centrale


vicolo del carro
è un tacco dodici che svolta
a perizomizzare il corso lento
di lentiggini e poi vertigini
perché Milena è bella e ladra sfila il cuore dagli slip


si va indolendo e si s_meriggia,
son rancide le stelle, rancide le pose
nel fermo forno luglio
che gronda grasso e unto nella sera




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Poesia scritta il 26/04/2015 - 22:36
Da giovanni bontempi
Letta n.1033 volte.
Voto:
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