Ho guardato l'abisso e la mia terra
svanì. Una così dolce eco lambiva
gocce nuove e volava con tristezza:
nell'abisso nessuno la sentiva.
Guardavo cielo e mare, terra e sale,
ma tutto quanto cadeva alla deriva.
Tu terra mia crollavi, eri l'abisso,
bella e insignificante
così sei stata per me
così dannata, perché eri sicura.
Siamo così caduti, crollati io e tu.
L'eco ora abbracci i nostri cuori intrisi
di lacrime, ora voli più felice,
perché ora finalmente quel suo canto
ammutolirà il pianto.
svanì. Una così dolce eco lambiva
gocce nuove e volava con tristezza:
nell'abisso nessuno la sentiva.
Guardavo cielo e mare, terra e sale,
ma tutto quanto cadeva alla deriva.
Tu terra mia crollavi, eri l'abisso,
bella e insignificante
così sei stata per me
così dannata, perché eri sicura.
Siamo così caduti, crollati io e tu.
L'eco ora abbracci i nostri cuori intrisi
di lacrime, ora voli più felice,
perché ora finalmente quel suo canto
ammutolirà il pianto.
Poesia scritta il 19/05/2015 - 16:06
Letta n.1027 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Un magnifico intreccio di metafore profonde. Poesia significativamente introspettiva.
Arcangelo Galante 20/05/2015 - 11:45
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.