IL CAMPO DI GRANO
Il campo di grano si muove
Come un’onda del mare
Con un dolce movimento
Segnato dal vento
Mi trovo disteso sul prato incantato
Mentre sul viso dal sudore bagnato
Passeggia incuriosita
Una coccinella per nulla impaurita
Mi siedo e ammiro la campagna assolata.
Sotto l’ombra di amarene selvatiche
Trovo riparo come un cane solitario
Che boccheggia per l’intensa calura.
Penso cosi alla vita quanto sia ingiusta
Quanto sia dura,quanto combattere
Bisogna fare,e a volte anche questo
Puo non bastare
Il braccio destro mi e’ venuto a mancare
Il bastione piu forte della mia casa
il destino Ha fatto crollare.
Risorgero’ con spirito nuovo
Per proseguire questo cammino
Di questo infame destino
Mentre il calore continua ad aumentare
Sulle spighe del grano la vecchia comincia a ballare***
Traendo gli occhi in inganno con forme distorte e strane
Mentre un concerto di rane lontane
Chiama la pioggia per bagnare la terra
Il campo di grano mi guarda
E sembra mi voglia parlare
Mentre cala la sera e la vita mi pare piu vera
** balla la vecchia( termine dialettale dell’oltrepo’ pavese, con cui si identifica una sorta di miraggio dato dall’intensa calura)
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poi la voce della nostalgia prende il sopravvento ma
il campo di grano indossando un sorriso ci è di conforto come un padre per il suo figlio.