Suor Teresa
Oltrepassando quel grande portone
io non lo sapevo
ma mi lasciavo alle spalle
l'infanzia
e strinsi piangendo
la mano a una suora
che poi
mi avrebbe insegnato
cos'è la pazienza.
La voce era un ospite strano
nel vasto salone
e lì
si imparava il ricamo
e a chiamarlo per nome.
"Oggi punto a croce, bambine"
e con aghi sottili e tanti colori
creava farfalle,angeli e fiori.
Così suor Teresa
sul far della sera,
ricamava la vita
che in convento...
non c'era.
io non lo sapevo
ma mi lasciavo alle spalle
l'infanzia
e strinsi piangendo
la mano a una suora
che poi
mi avrebbe insegnato
cos'è la pazienza.
La voce era un ospite strano
nel vasto salone
e lì
si imparava il ricamo
e a chiamarlo per nome.
"Oggi punto a croce, bambine"
e con aghi sottili e tanti colori
creava farfalle,angeli e fiori.
Così suor Teresa
sul far della sera,
ricamava la vita
che in convento...
non c'era.
Poesia scritta il 05/06/2015 - 10:32
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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
M.Carla cara, che bella dedica questa tua, Suor Teresa ti ha lasciato un bel ricordo, e tu l'hai voluto condividere con noi. Brava... a te serena notte. ti abbraccio ciao.
Maria Cimino 05/06/2015 - 22:09
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Ricordi di una dolcezza quasi palpabile,molto tenera questa scena di suor Teresa che ti insegna a ricamare.Bella... Maria Carla
Anna Rossi 05/06/2015 - 19:14
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Che bella immagine hai offerto di una suora dedicata all'insegnamento del ricamo. Lo stesso ricamo che dovrebbe insegnarci la pazienza , la costanza e l'attesa dei frutti nella vita quotidiana. Brava suor Teresa e brava tu...
luciano rosario capaldo 05/06/2015 - 15:27
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Mi sembra di vederla ... Ti è rimasta nel cuore
Paola P 05/06/2015 - 14:19
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