Penso alla fine del mio viaggio umano.
I giorni miei: lunga fila di candele
spente,
ormai consunte,
ed un sottile odor d’incenso,
a profumare di sacro l’attimo più intenso
di ogni umana vita quando,
un’ ultima volta
s’addormenta,
dal viver sfinita.
I giorni miei: lunga fila di candele
spente,
ormai consunte,
ed un sottile odor d’incenso,
a profumare di sacro l’attimo più intenso
di ogni umana vita quando,
un’ ultima volta
s’addormenta,
dal viver sfinita.
Diventato inutile,
sarò arrotolato come il pastore fa
con la sua ruvida tenda
a fine del pascolo montano,
triste di capir
solo in quel momento
d’aver sprecato ogni singolo giorno
in cui non ho amato chi avevo attorno.
Poesia scritta il 31/08/2015 - 16:59
Letta n.923 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Poesia molto sofferta, ma di una bellezza struggente. Ciaooo
Fabio Garbellini 01/09/2015 - 07:12
--------------------------------------
Mai perdere la speranza...
Giovanni Battista Quinto 31/08/2015 - 23:21
--------------------------------------
Bellissima.... vera ma c'è ancora tempo......AMA!
donatella ferrara 31/08/2015 - 21:51
--------------------------------------
Bellissima.... vera ma c'è ancora tempo......AMA!
donatella ferrara 31/08/2015 - 21:49
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.