E’ gravosa l’indennità del cielo
che spezza ramoscelli
e lascia intatte
le nostre cicatrici.
che spezza ramoscelli
e lascia intatte
le nostre cicatrici.
Come si può perdonare
le mosse oscurate
di una bestia feroce
e priva di occhi?
Che abbattiate pure
le nostre incandescenti speranze,
che diate fuoco
ai nostri sepolcri
vuoti di carne
ma pieni di spirito.
La lunga attesa è figlia dell’acqua,
prepara gli animi ad arrendersi
quando la luce arriverà
ai sacri intelletti.
Poesia scritta il 11/11/2015 - 18:37Letta n.1525 volte.
                        			
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