“Dalla patria non tergo più via
l’odore saturo di ciò che viene
dal sughero che trattiene
l’ebbrezza della follia!”
l’odore saturo di ciò che viene
dal sughero che trattiene
l’ebbrezza della follia!”
… ché non riuscì a lavare
la solita smorfia ridente
che appare: or è silente,
disegna di purificare …
E il mare che porta via
le ossa di salubre, attenta
pienezza di giovine astanza
mirabile è per la ria
plebaglia che segue lenta
marmaglia distesa alla danza …
Poesia scritta il 11/12/2015 - 12:06
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Commenti
Acuto complesso forse elogio ad un distolto senso della patria?
Luca Di Paolo 12/12/2015 - 08:44
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