Paese Mio
L’alma mia gioisce
del tuo esser paese del mondo,
scevro da tante vie,
pieno di storie antiche.
Velino era il porto
ancor detto del Fico,
calpestato fu il tuo lido,
da romanici guerrieri navigatori.
Millenaria filogenesi di genti
che pulsavano in tanto
perpetuo mare, da colline
retrostanti in finir calar del sole.
Mute, passarono stagioni
a divenir poi, regno
d’illustri zelanti luminari
del bucolico vivere.
Gioisce l’alma mia
di esser figlio tuo,
aria che respiro
al cospetto di questo vento.
del tuo esser paese del mondo,
scevro da tante vie,
pieno di storie antiche.
Velino era il porto
ancor detto del Fico,
calpestato fu il tuo lido,
da romanici guerrieri navigatori.
Millenaria filogenesi di genti
che pulsavano in tanto
perpetuo mare, da colline
retrostanti in finir calar del sole.
Mute, passarono stagioni
a divenir poi, regno
d’illustri zelanti luminari
del bucolico vivere.
Gioisce l’alma mia
di esser figlio tuo,
aria che respiro
al cospetto di questo vento.
Romualdo Guida
Diritti Riservati (Legge 22 aprile 1941, n. 633)
Poesia scritta il 12/01/2016 - 12:02
Letta n.999 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Vi ringrazio Rocco e Stefano per aver apprezzato, buona giornata.
Romualdo Guida 15/01/2016 - 09:12
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poesia sulle proprie origini,complessa e intensa bravo
stefano medel 15/01/2016 - 06:32
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DEDICA STRAORDINARIA ROMUALDO... LIETA SERATA ROMUALDO...
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Rocco Michele LETTINI 12/01/2016 - 21:03
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