La notte più burlona non è la festa
di una stradona;
Non è la festa di una bell’orgia,
ma la fin delle tue membra,
Quando la Signora,
Ti reca la Sua falce sul crin
E sul panciotto e al fin ti porta via.
ma dove? Lei sola lo saprà:
Forse in Paradiso,
Non credo al Purgatorio,
È più certo all’inferno,
Dove le sue fiamme ti bruciano il sedere
e tutti tuoi peccati.
È la Morte, la burlona, che gioca
con la vita dei poveri mortali:
essi son pedine nelle mani della strega,
che aborre la sconfitta e ti fa scacco matto!!
di una stradona;
Non è la festa di una bell’orgia,
ma la fin delle tue membra,
Quando la Signora,
Ti reca la Sua falce sul crin
E sul panciotto e al fin ti porta via.
ma dove? Lei sola lo saprà:
Forse in Paradiso,
Non credo al Purgatorio,
È più certo all’inferno,
Dove le sue fiamme ti bruciano il sedere
e tutti tuoi peccati.
È la Morte, la burlona, che gioca
con la vita dei poveri mortali:
essi son pedine nelle mani della strega,
che aborre la sconfitta e ti fa scacco matto!!
Poesia scritta il 18/04/2012 - 13:28
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