Dei giorni agostani passati di mia vita
solo uno ne ricordo raggiante e luminoso:
Quello che fu d’Angelo* il giorno della vita.
Già all’alba, quel mattino, splendeva luminoso.
solo uno ne ricordo raggiante e luminoso:
Quello che fu d’Angelo* il giorno della vita.
Già all’alba, quel mattino, splendeva luminoso.
Tutt’intorno profumo era di rose e di viole,
i prati tutt’interi coperti eran di fiori.
La terra era ammantata di luminoso sole
e noi contenti, allegri, noi s’aspettava fuori.
Di gioia e di sorrisi tutto quel giorno
è intriso giacchè dal Paradiso calava
in veste bianche, in terra a fare soggiorno,
colui che tutt’intero nel cuor mi si poneva.
In quel luogo nascosto, scaldato dal mio amore,
fissa dimora ha posto e più non lo distacco.
Se un giorno ne uscisse sanguinerebbe il cuore;
verrebbe il mio cervello molto malato e stracco.
Poesia scritta il 20/07/2012 - 23:23
Da nello maruca
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