Di quali inverni io avrei coscienza
se a d'essi non proietto
alcuna mia sostanziale forma
cancellato dalla folla meccanica
di una grigia città
Cara,dietro le ruggini del tempo
sequenze d'attimi
compongono un tuo ricordo
concedendo al mio spirito
la bramosia di trapassare indolore
la tua effigie lucente.
Ho una percezione approssimativa
di tutto ciò che attorno muore
e si rigenera e scorre e muta
posso solo scorgere
appeso ad un ramo malato
lo scheletro dei miei giorni perduti
e incasellare nell'errato ordine
i profumi che addietro reputavo familiari
di questa mia terra
come se d'improvviso essa
risultasse a me straniera.
È giunta l'estate
cui la luce filtra
dalle mie mani in protezione del viso
senza che io ne colga l'effettivo calore
Ma basta un nulla
Perché la bocca del cielo possa divorarmi
Possa ferirmi nuovamente
Mentre gli angeli
si ergono sfiorando l'infinito
e muovono le tue labbra
in stridule parole
con dei fili di tramonto crescente
......è forse un sogno?
......un tuo disperato richiamo?
se così fosse non lasciarmi solo
dinanzi a questa corteccia
intagliata di cuori ancora pulsanti
..........rammenti?
qui tutto incominciò
e solo qui il vento mi riporterà da te.
se a d'essi non proietto
alcuna mia sostanziale forma
cancellato dalla folla meccanica
di una grigia città
Cara,dietro le ruggini del tempo
sequenze d'attimi
compongono un tuo ricordo
concedendo al mio spirito
la bramosia di trapassare indolore
la tua effigie lucente.
Ho una percezione approssimativa
di tutto ciò che attorno muore
e si rigenera e scorre e muta
posso solo scorgere
appeso ad un ramo malato
lo scheletro dei miei giorni perduti
e incasellare nell'errato ordine
i profumi che addietro reputavo familiari
di questa mia terra
come se d'improvviso essa
risultasse a me straniera.
È giunta l'estate
cui la luce filtra
dalle mie mani in protezione del viso
senza che io ne colga l'effettivo calore
Ma basta un nulla
Perché la bocca del cielo possa divorarmi
Possa ferirmi nuovamente
Mentre gli angeli
si ergono sfiorando l'infinito
e muovono le tue labbra
in stridule parole
con dei fili di tramonto crescente
......è forse un sogno?
......un tuo disperato richiamo?
se così fosse non lasciarmi solo
dinanzi a questa corteccia
intagliata di cuori ancora pulsanti
..........rammenti?
qui tutto incominciò
e solo qui il vento mi riporterà da te.
Poesia scritta il 19/04/2016 - 23:34
Da Mirko Faes
Letta n.1097 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie.Sono contento che la mia poesia piaccia.L'avevo già spedita tempo fa e era stata rifiutata dalla redazione.Ho dovuto modificarla un po,ora vorrei provare a rispedire un'altra poesia che era stata respinta con la giustificazione che era incomprensibile.Magari scrivo anche il significato.Vediamo
Mirko Faes 20/04/2016 - 23:27
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Piace anche a me la tua poesia caro Mirko bella la chiusa. complimenti.
Maria Cimino 20/04/2016 - 21:57
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Sono versi fortemente evocativi che riescono ad entrare nel lettore. E' importante che la poesia ,ancorché lunga come questa, riesca a conservare una sua musicalità che ti accompagna dolcemente alla chiusa.Per questo ho gradito tanto.
luciano rosario capaldo 20/04/2016 - 10:56
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