Sarà placido sul letto
quello specchio della sera
quando cala sul riflesso
del tramonto oscurità.
Il suo viso nulla muove,
nulla teme dalle ombre:
solo gli ansiti di un cuore
che non sa della pietà.
Fresche mani hanno i salici
Che si piegano alle onde,
che sussurrano motivi
di preghiere tanto amare.
Il suo viso non riflette
che la luce delle stelle:
nei suoi occhi neanche quelle
tutto il resto è oscurità.
Nulla muove sulla riva,
non dà voce qui la sera.
Neanche un grido di un uccello
per un’ alba che verrà.
quello specchio della sera
quando cala sul riflesso
del tramonto oscurità.
Il suo viso nulla muove,
nulla teme dalle ombre:
solo gli ansiti di un cuore
che non sa della pietà.
Fresche mani hanno i salici
Che si piegano alle onde,
che sussurrano motivi
di preghiere tanto amare.
Il suo viso non riflette
che la luce delle stelle:
nei suoi occhi neanche quelle
tutto il resto è oscurità.
Nulla muove sulla riva,
non dà voce qui la sera.
Neanche un grido di un uccello
per un’ alba che verrà.
Poesia scritta il 01/08/2010 - 11:44
Da Donna Pola
Letta n.1361 volte.
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