Seduto sul sagrato di una chiesa
appollaiato sulle scale di pietra,
raccolto su se stesso, stava chinato,
era malandato, trasandato;
chiedeva elemosina e qualcosa,
qualcuno gliela dava.
Finché nessuno alla fine, lo fece;
triste se ne andava e il giorno dopo ritornava
ma sempre più stanco riappariva
e sempre più stanco se ne andava.
Finché un giorno non l’ho più trovato.
Era l’ultimo atto della sua vita,
ormai faceva troppa fatica
e se ne era per sempre andato;
tutto il mondo lo aveva da tempo, dimenticato!
Ma il Signore no.
E con sé se l’è portato!
appollaiato sulle scale di pietra,
raccolto su se stesso, stava chinato,
era malandato, trasandato;
chiedeva elemosina e qualcosa,
qualcuno gliela dava.
Finché nessuno alla fine, lo fece;
triste se ne andava e il giorno dopo ritornava
ma sempre più stanco riappariva
e sempre più stanco se ne andava.
Finché un giorno non l’ho più trovato.
Era l’ultimo atto della sua vita,
ormai faceva troppa fatica
e se ne era per sempre andato;
tutto il mondo lo aveva da tempo, dimenticato!
Ma il Signore no.
E con sé se l’è portato!
Poesia scritta il 09/05/2016 - 22:44
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Commovente poesia. Purtroppo una triste realtà di molti
Un abbraccio e grazie per aver affrontato questo delicatissimo tema.
Un abbraccio
Nadia
5*
Un abbraccio e grazie per aver affrontato questo delicatissimo tema.
Un abbraccio
Nadia
5*
Nadia Sonzini 10/05/2016 - 13:49
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commovente, che il signore accolga tutti a braccia aperte
ERMANN SCARPA 10/05/2016 - 12:26
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Commovente il tuo testo,delicato ed umano.Complimenti.
Rosa Chiarini 10/05/2016 - 07:57
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