Tu c'eri nella luce che ancor indecisa invadeva le ore,
c'eri a tenermi la mano a guidarmi nel giorno
e mi bastava quel sicuro tepore per ridere
dello sgomento notturno
dove la mente elabora esistenziali affanni
c'eri a tenermi la mano a guidarmi nel giorno
e mi bastava quel sicuro tepore per ridere
dello sgomento notturno
dove la mente elabora esistenziali affanni
Nell'azzurrino riflesso di cielo vagavamo
esplorando curiosi e assorti sentimenti che,
svelati, lenivano antiche piaghe generando appartenenza.
E il mare, amico accogliente recitava promesse
che la luna annotava
Poesia scritta il 31/05/2016 - 15:14
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Commenti
Un brillante sequelar... amorevolmente pregno del suo fascino poetico.
Lieta serata.
*****
Lieta serata.
*****
Rocco Michele LETTINI 01/06/2016 - 18:17
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