La piccola stanza
giace silenziosa
tra mura ovattate.
Il sole ha smesso di entrare
in quel vano bisunto.
Rabbuiato di malinconia
A che giova lanciare un urlo:
nessuno lo ascolterebbe;
quel dolore appartiene
solo a me.
Lugubre pensiero
marcia incessantemente
tra i dedali del vano.
Futile tentativo
di scacciare
il mental baccano.
La stanzetta
trabocca di idee;
si caricano tanto logore
a notte fonda;
si alzano di buon mattino
fresche e rinnovellate,
decise ad instaurare
un assedio
che non ha mai fine
giace silenziosa
tra mura ovattate.
Il sole ha smesso di entrare
in quel vano bisunto.
Rabbuiato di malinconia
A che giova lanciare un urlo:
nessuno lo ascolterebbe;
quel dolore appartiene
solo a me.
Lugubre pensiero
marcia incessantemente
tra i dedali del vano.
Futile tentativo
di scacciare
il mental baccano.
La stanzetta
trabocca di idee;
si caricano tanto logore
a notte fonda;
si alzano di buon mattino
fresche e rinnovellate,
decise ad instaurare
un assedio
che non ha mai fine
Poesia scritta il 09/06/2016 - 17:11
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Commenti
Ciao fedel Franco. Una stanza piena di idee nutriti di loro,falle camminare sulle tue gambe apri le finestre di quella tua stanza e più lugubre non sarà...Molto bella la tua poesia piaciuta ciao
mirella narducci 09/06/2016 - 22:42
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