E quando alfin ci adeguammo
fu leggendo il nostro sguardo,
tristemente vacuo,
che capimmo cosa fummo.
Noi fummo altro…
immagine di sfrenata passione
espressa in leggendarie pose
portate sin oltre l’eccesso.
Noi fummo altro…
fosti profumato fiore
ed io, laborioso insetto
intento a suggerne l’umore.
Noi fummo altro…
vagando bradi In onirici luoghi
dove ogni visione mutava
in fremente desio.
Noi fummo altro…
fosti scroscio di fonte
del mio estatico suggere
sino a sgorgar nell’orgasmo.
Noi fummo altro…
librandoci in volo
dentro notti gloriose
nel regno di Eros.
Noi fummo altro…
fosti mammella di Dea
quand’io, poeta, pittavo
prorompenti beltà.
Noi che fummo altro…
ora siam solo questo,
esseri striscianti nella normalità
che tutto appiattisce nell’aridità.
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