In quella Genova di un tempo,
sbarcato da una nave come mozzo,
sentii il tormento di sfogar il mio istinto,
alcool e donne per ripagar il tempo perso.
Via Prè, era il vicolo giusto,
donne che vendevan il proprio corpo,
la bottiglia di tequila mi tieneva sveglio,
adesso che son morto, vi lascio il mio racconto.
Una voce di donna, bel giovine venite dentro,
buttate la bottiglia, avrete ben altro divertimento,
sul tavolo la bottiglia, il pantalone scende veloce,
cadon a terra dadi da gioco, e una vecchia croce.
La notte oramai è al culmine della mezza,
fuori malfattori e donne di facili costumi in cerca,
la luna nell’acqua ancor si specchia,
per le avventure in questa Genova è l’ ora giusta.
Risuona della sirena il richiamo, è l’ora di andare,
stancamente vado verso il molo, mi devo imbarcare,
ancora un viaggio, poi chissà; se mi vorrà il mare,
salperò questa mattina, verso mete da non ricordare.
Voto: | su 6 votanti |
Quartine d'alto et espressivo pensiero poetico.
Serena giornata.
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Parentesi profonda della tua vita
raccontata con la dolcezza che hai
nel cuore. Ciao Giancarlo la tua poesia regala immaggini dolci
e malimconiche un passato che custodisci nel tuo cuore.
Ciao Giancarlo ti abbraccio
e complimenti.
Bella, bravo
Complimenti!
Buona notte
Nadia
5 stelle
Ciao Poeta 5*
complimenti Poeta
ti sei superato