Dal dì che mette
piede in questa terra
ogni giorno si scontra
a cielo aperto
come se fosse
in trincea o in guerra
per la conquista
di un po' di deserto...
Si scontra con Poteri
senza legge
che non aiutano
il povero e l'indifeso,
ma aiutano solo
a chi li protegge
da strani eventi
e da ogni brutto peso.
Per un lavoro
o per un lor diritto
c'è un vuoto e un
corri,corri
dappertutto
e chi ha un po'
di comando
gioca sullo scritto:
aspetta il turno...
o vai sull'asciutto!
E il povero emigrante
sbatte e sbatte
prima per la lingue
e poi con le carte
e se è fortunato
e trova un lavoro
non va a raccoglier
frutta o pomodoro.
piede in questa terra
ogni giorno si scontra
a cielo aperto
come se fosse
in trincea o in guerra
per la conquista
di un po' di deserto...
Si scontra con Poteri
senza legge
che non aiutano
il povero e l'indifeso,
ma aiutano solo
a chi li protegge
da strani eventi
e da ogni brutto peso.
Per un lavoro
o per un lor diritto
c'è un vuoto e un
corri,corri
dappertutto
e chi ha un po'
di comando
gioca sullo scritto:
aspetta il turno...
o vai sull'asciutto!
E il povero emigrante
sbatte e sbatte
prima per la lingue
e poi con le carte
e se è fortunato
e trova un lavoro
non va a raccoglier
frutta o pomodoro.
Poesia scritta il 16/10/2016 - 11:52
Da Aldo Messina
Letta n.1083 volte.
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Commenti
bella ma devo dire che ha detto giusto maria
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 16/10/2016 - 18:33
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L’immigrazione va regolata, gestita, non subita. Ma non va neppure vissuta come una minaccia.
Occorre saper coniugare insieme quel principio dell’ accoglienza che ha sempre innervato l’anima profonda del nostro Paese.
Poesia che fa riflettere ciao Aldino caro.
Maria Cimino 16/10/2016 - 17:13
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***** bella
Marilla Tramonto 16/10/2016 - 15:58
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