Quella sua spirale
Vertigini del mio passato
Ora quel mio corpo malato
Nel suo baratro di nuovo caduto…
Su di me la mente mia paga dazio
Travolta da quell’ insolito vizio
Esplode in me quel solito strazio
Giorno dopo giorno respiro ozio…
Scorre in me sangue nero
Nessuna soluzione, solo mistero
Ricordo adesso quella tua dolcezza
In quel calice la tua salvezza
Nessun miracolo nonostante fossi purezza
Un aiuto sperato in quei ceri accesi poi, solo tristezza
Mentre questa vita al tuo abbandono avvezza
Tu, a sua differenza invece, ne sei sempre stata all’ altezza...
Non era ancora tempo per quel tuo volo
Quel male, il suo dolore in silenzio si insinuava in te
Nello scricchiolar del tempo nel suo cammino
Immobile io ad aspettare quel tuo ultimo sospiro
Coniglio io, sdraiato sulla mia debolezza
Da me nemmeno un’ ultima carezza
Da me nemmeno quell’ aiuto…
Da me nemmeno quell’ ultimo saluto…
Se avessi combattuto al tuo fianco
In questa battaglia contro il male
Ora mi saresti accanto
Dove brindare insieme un altro Natale...
Se solo avessi vissuto ogni attimo
Come fosse l’ ultimo
Alleviare quel tuo dolore
Con tutto il mio amore...
Quel tuo male lo respiro ancora
Un altro senso di colpa ora mi assale
Mentre scrivo queste mie parole
Un nuovo giorno sta per nascere…
Un altro giorno senza te…
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