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Il blues del mattatoio

Il sole è alto nel cielo e io sono nella mia auto
mentre mi lascio trascinare verso il mattatoio
Vedi quello che vedo io, cara?
L’aria si appesantisce. Ascolto il tuo respiro


intrecciato a questa cultura di morte,
vedi quello che vedo io, cara?
Scivola qui, lascia che ti stringa
per allontanare questa traiettoria di evoluzione sacrilega.


Riesci a sentire quello che sento io?
Ti spaventa?
Tutto si sta dissolvendo, cara, in accordo al progetto.
Il cielo è in fiamme, i morti sono ammucchiati sul ciglio della strada.


Ieri notte sono andato a letto e il mio codice morale è collassato,
mi sono svegliato stamattina con in mano un cappuccino.
Ti ho baciato una volta, ti ho baciato ancora,
il mio cuore è crollato come delle azioni in borsa.


L’estinzione di massa, cara, l’ipocrisia
queste cose non fanno per me.
Vedi anche tu quello che vedo io, cara?
La linea che Dio disegna tra me e te


compone una piacevole geometria.
Lasceremo questo posto adesso, cara?
C’è qualcosa al di fuori di qui?
Mi sveglio con i passeri e corro al lavoro.


Il bisogno di convalida è completamente esausto,
volevo essere il tuo eroe ma mi sono ritrovato come uno sfigato.
Ho il blues del mattatoio
Fin giù alle mie scarpe.




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Poesia scritta il 06/03/2017 - 17:59
Da Giulio Soro
Letta n.995 volte.
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