Senza fa’ una mossa,
lui siede al tavolino,
fuma un cappuccino
e guarda chi passa.
lui siede al tavolino,
fuma un cappuccino
e guarda chi passa.
Leggera, sopra ai tacchi,
lei giunge alla fontana,
inclina un po’ la schiena,
lui… solleva gli occhi.
Lei sente lo sguardo
che le ammira il culo
lambito da un velo
di artigianato curdo.
Vorrebbe intervenire,
trasportarle il vaso
ma lo frena un peso
che gli punge il cuore.
Così si abbandona
all'acrobazia
che la fantasia
generosa dona.
Sfiora la sua pelle,
l’accarezza piano,
poi individua il seno,
poi segue le spalle.
Poi ecco... l’infinito,
poi le braccia lisce,
poi trecento cosce,
poi ecco... il fidanzato.
Poesia scritta il 23/03/2013 - 11:06
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