La parola ferisce e lascia segni
falsità putride come cadaveri
cavalcano notti senza luna.
Un cuore tartassato non può che credere.
Malate menti, tortuose si aggirano
furtive,
e svuotano sacchi di niente
pesanti come fossero veri,
mortali, assassini come viscidi funghi
velenosi,
come biforcute lingue,
serpi striscianti ecco li vedo,
sempre li
pronti a confondere la mente
falsità putride come cadaveri
cavalcano notti senza luna.
Un cuore tartassato non può che credere.
Malate menti, tortuose si aggirano
furtive,
e svuotano sacchi di niente
pesanti come fossero veri,
mortali, assassini come viscidi funghi
velenosi,
come biforcute lingue,
serpi striscianti ecco li vedo,
sempre li
pronti a confondere la mente
inventori malati di malate realtà.
Dov'è più verità?
A chi credere ormai?
Forse a chi deluso ti ha abbandonato?
Mai lasciarsi andare ...
mai credere ai tristi cavalieri dell'apocalisse,
perché tu sai in fondo all'anima che il loro alito è infido e artefatto,
cavalieri neri come la più nera delle notti,
sussurrano menzogneri ai tuoi orecchi
non credere a chi con falsi nomi ti chiama
non credere alla pazzia,
perché mani malate stringono la tua mente
e tessono fitte ragnatele ai tuoi pensieri.
Non credere mai .
Poesia scritta il 21/04/2017 - 20:05
Da Marina Lolli
Letta n.1038 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto bella Marina,sono con Anna,
i detti antichi non sbagliano mai:
"La lingua è più tagliente di una spada".
Ciao.
i detti antichi non sbagliano mai:
"La lingua è più tagliente di una spada".
Ciao.
Bruno Abbondandolo 22/04/2017 - 11:22
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Molto forte la tua opera Marina, quasi una ribellione contro i falsi idoli, le persone infide e malvagie che si nutrono di veleno da distribuire agli altri...piaciuta perché vera...ciaooo
Anna Rossi 22/04/2017 - 05:58
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