Spasimo
Mi percuote la cruda fame
di un gioco che mi falcia i seni.
E lo spasimo vergine e spietato
si dirama nell'urlo che coagula la piaga.
Sulla pelle di granito
insorgono le lacrime
come rivoli di velluto.
Squarciano e lavano via
questi miseri brandelli
neanche degni di uno sputo!
di un gioco che mi falcia i seni.
E lo spasimo vergine e spietato
si dirama nell'urlo che coagula la piaga.
Sulla pelle di granito
insorgono le lacrime
come rivoli di velluto.
Squarciano e lavano via
questi miseri brandelli
neanche degni di uno sputo!

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Commenti
Non oso nemmeno entrare nel tempo creativo perchè è prerogativa di chi scrive: bella e terribile.






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Toccante verseggio, complimenti







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Un dolore lancinante deve attraversare l'anima dell'autrice per esprimere un dolore così forte ed uno sprezzo per il proprio corpo. Dolenti e sentiti i versi. Un saluto!








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Lancinante questo spasimo che l'Autrice descrive con durezza e che investe il corpo il quale nella narrazione viene trattato senza alcun riguardo. Ottimo lavoro





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Aggrediti dal dolore a volte arriviamo fino alle lacrime che sono spesso purificatrici per il corpo e per lo spirito.
Versi molto belli.

Versi molto belli.







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UN ACUTO VERSEGGIO CHE LANGUE UN VITAL PERCORSO...
SERENA GIORNATA.
*****
SERENA GIORNATA.
*****


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