Le incontri su angoli e vie di impazienti città.
Donne nel tepore dei giorni assolati,
si trasformano in mercanzia nell‘oscurità primitiva,
preda di uomini all‘abbandono,
e maschi affamati predoni in cerca di un ora di facile amore.
Cuori spogliati e privati di ogni pudore,
dignità derubate da trafficanti di anime,
che per sporco denaro calpestano battiti con impronta indelebile.
Le puoi riconoscere,
visi truccati da pavida malinconia,
labbra stampate di finti sorrisi,
sguardi sbiaditi e finti occhi ammalianti in cerca di consensi e di pochi denari.
Sono puttane.
Nudi corpi inermi da usare senza rispetto e ritegno,
poveri cenci su cui sfogare le piu perverse frustrazioni.
E poi la notte lascia spazio ad un alba d‘arancio,
e su quei corpi oramai martoriati,
tornano a bussare timide speranze e futuri da sogno.
E quelle figure avvolte da bianche lenzuola, adagiate in riposo e sognanti,
si riprendono possesso delle loro essenze, strappate con maledetta vigoria in ogni singola notte...
Donne nel tepore dei giorni assolati,
si trasformano in mercanzia nell‘oscurità primitiva,
preda di uomini all‘abbandono,
e maschi affamati predoni in cerca di un ora di facile amore.
Cuori spogliati e privati di ogni pudore,
dignità derubate da trafficanti di anime,
che per sporco denaro calpestano battiti con impronta indelebile.
Le puoi riconoscere,
visi truccati da pavida malinconia,
labbra stampate di finti sorrisi,
sguardi sbiaditi e finti occhi ammalianti in cerca di consensi e di pochi denari.
Sono puttane.
Nudi corpi inermi da usare senza rispetto e ritegno,
poveri cenci su cui sfogare le piu perverse frustrazioni.
E poi la notte lascia spazio ad un alba d‘arancio,
e su quei corpi oramai martoriati,
tornano a bussare timide speranze e futuri da sogno.
E quelle figure avvolte da bianche lenzuola, adagiate in riposo e sognanti,
si riprendono possesso delle loro essenze, strappate con maledetta vigoria in ogni singola notte...
Poesia scritta il 26/04/2017 - 19:49
Letta n.1046 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
UN SENTITO QUANTO ESPLICITO VERSEGGIO.
LIETA GIORNATA.
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LIETA GIORNATA.
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Rocco Michele LETTINI 27/04/2017 - 07:13
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Scottante realtà che non ha tempo, sono cambiati i luoghi, le modalità, ma il male inferto è sempre lo stesso.
Vittime di un assordo egocentrismo, sfamano il peggio della natura umana.
ma sono donne senza appellativi, senza nomi e nomignoli che aumenterebbero il senso dell'offesa.
Versi molto toccanti, crudi, ma che rappresentano l'oggi di un mondo antico.
Vittime di un assordo egocentrismo, sfamano il peggio della natura umana.
ma sono donne senza appellativi, senza nomi e nomignoli che aumenterebbero il senso dell'offesa.
Versi molto toccanti, crudi, ma che rappresentano l'oggi di un mondo antico.
ALFONSO BORDONARO 26/04/2017 - 20:19
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