che brucia la terra e spacca le pietre,
dove la mano con il suo sudore
riesce a scolpire il suo lato migliore.
Si sente la gioia di questa terra
e la festa è sempre nell’aria,
la meraviglia della campagna,
del sole e del mare che la bagna.
I cuti nascono come funghi
sotto gli ulivi secolari,
le torri antiche lungo la costa
nel  silenzio le fanno da vedetta.
Tracima il mare quando è in tempesta
contro uno scoglio l’onda si spezza,
fra tanti ricordi scorgi lampare
sopra i capelli le onde del mare.
Dietro ogni angolo c’è sempre un molo
della risacca senti il frastuono, 
alza il suo sguardo il pescatore
all’orizzonte che lo vuole scrutare.
I tamburelli sono ritornelli
mentre la pizzica è fra le persone,
dove il suo animo vorrebbe restare
ma il suo cuore è costretto a emigrare,
Ricchi sono quelli che non hanno niente,
ricca è questa terra e tutta la sua gente,
dal pugno duro come la roccia,
ma il cuore tenero come la pasta.
Poesia scritta il 12/07/2017 - 20:04Voto:  |  su 7 votanti  | 
	

enio2 orsuni  
 13/07/2017 - 13:04 Complimenti!
Nicol
*****
Nicol Marcier  
 13/07/2017 - 11:33 
andrea sergi  
 13/07/2017 - 07:43 Lu Duke, lu mari e lu ientu ce lu ha già.
Complimenti.

Teresa Peluso  
 13/07/2017 - 00:19 
Adriano Martini  
 12/07/2017 - 23:40 Bellissima!
  
margherita pisano  
 12/07/2017 - 23:01 Complimenti per la tua poesia hai saputo esaltarne i pregi, ma ce ne sono ancora tanti.
E' una terra che non finisce mai di affascinare.
  
  
  
  
  
ALFONSO BORDONARO  
 12/07/2017 - 22:14 
paola marsano  
 12/07/2017 - 22:05 Si Luigi hai detto bene il Salento
è proprio una terra da amare....
Stupendamente bella la tua poesia
non aggiungo altro....tranne che condivido tutto ciò che hai scritto.
da Pugliese ma soprattutto da salentina ti dico grazie.
Ciao caro a te un abbraccio.
Maria Cimino  
 12/07/2017 - 21:15 
                        


