IL GALLETTO IMPENITENTE
alla ricerca dell’ispirazione
ecco che tutto un tratto s’avvicina
un tocco di ragazza, una giunone!
Io dissi dentro me: sai cosa faccio?
ora mi proverò a rompere il ghiaccio.
Ma pare avessi perso la favella
e mormorai una frase assai banale:
-Son senza fiato, dio quanto sei bella
tua mamma ti ha creata niente male.-
Lei mi dette un occhiata un po’ di sbieco
e mi rispose: -Vero, non lo nego
ma adesso debbo andarmene al mercato-
-Se vuole posso accompagnarla io-.
Mi rispose con tono un po’ stonato:
-Ci vorrebbe il permesso di mio zio
che è sempre allerta e fa la sentinella.
Mi ripetei: -dio quanto sei bella.
Con voce roca e un po’ l’accento tonico
le dissi: -dammi il numero, ti chiamo.-
Lei disse: -E’ sull’elenco telefonico.-
Chissà perché non abboccava all’amo?
Le chiesi: dimmi il nome. -Senti bello
sull’elenco ci trovi pure quello!-
Sarà che sembro vecchio e pure stanco
o che si tratta solo di fortuna?
Pure quest’altra m’ha mandato in bianco
ma me ne andasse bene almeno una.
Tornai a sedermi alla panchina mia
con il pieno consenso di mia zia.
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