il leone estivo ruggisce, freme, ribolle,
con la sua grande luce che sembra infinita,
il canto interminabile di grilli e cicale, stordisce
con la sua grande luce che sembra infinita,
il canto interminabile di grilli e cicale, stordisce
nel caldo che brucia la pelle, voglia di fare niente
solo di sorridere, chiacchierare, mangiare un gelato
e la sera aspettare l'arrivo della notte, per guardare le stelle
in questa estate, bollente, rovente, infuocata
bruciante, scottante, ardente, cocente, arroventata
un estate da ricordare.
Poesia scritta il 11/08/2017 - 13:46
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Commenti
o secondo i punti di vista da dimenticare , troppo caldo e per uno come me che non prende ferie e che di lavora fa il macellaio non va bene ,certo la cosa è soggettiva. Bella la poesia,ciao.
andrea sergi 12/08/2017 - 07:34
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Veramente a me fa venire voglia di chiudermi in frigo. Se descrivi l'estate cosi vuol dire che sei felice!
Salvatore Armando Cipriano 11/08/2017 - 18:17
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Sensazioni nuove e molto intense, voglia della notte per il fresco...voglia di stelle cadenti...che stanotte cadranno ancora per raccogliere desideri da esaudire...
Versi molto belli.
Versi molto belli.
ALFONSO BORDONARO 11/08/2017 - 15:52
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