Le tue
lunghissime
ciglia.
Le scorgo,
mi pare,
forse
lì,
ma è l'alba
sul vetro,
una corona
di nubi
sul chiarore
dorato,
e il mio
riflesso
poco accanto,
null'altro.
Sarà che
sono sveglio
da quando
dico
di non
aver bisogno di te,
e sono
stanco,
perchè abito
ancora
il letto
di certe
mie fantasie.
Dovrei
vederti salire
a questa fermata,
dove la metro
incespica
e sbuffa;
non so se vorrei,
per porgerti
un mucchio
di indifferenza,
o per calcare
la mia assenza,
ma comunque sia
la tua
è presenza
sempre,
pure se
non ci sei.
lunghissime
ciglia.
Le scorgo,
mi pare,
forse
lì,
ma è l'alba
sul vetro,
una corona
di nubi
sul chiarore
dorato,
e il mio
riflesso
poco accanto,
null'altro.
Sarà che
sono sveglio
da quando
dico
di non
aver bisogno di te,
e sono
stanco,
perchè abito
ancora
il letto
di certe
mie fantasie.
Dovrei
vederti salire
a questa fermata,
dove la metro
incespica
e sbuffa;
non so se vorrei,
per porgerti
un mucchio
di indifferenza,
o per calcare
la mia assenza,
ma comunque sia
la tua
è presenza
sempre,
pure se
non ci sei.

Da Matih Bobek
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Commenti
Mi pari un po confuso sui tuoi sentimenti! 



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