la nebbia ricopre l'orgoglio d'un tempo,
il buio è tornato a coprire i tuoi passi,
oscurando sentieri che già son sconnessi.
Le intenzioni illudono gli occhi,
dimenticano gli ordini del nuovo sovrano,
si scoprono ricordi non troppo vecchi,
memorie di un tempo all'apparenza lontano.
Gli sbagli aiutano a migliorare lo stolto,
raccolgono speranze e falsi obiettivi,
ma nulla salva uno stolto che ha scelto,
che ostenta gli errori come fossero allori.
Ed ecco che il sogno s'infrange sul vetro,
provato da colpi già duri come pugni al costato,
s'accascia per terra nello stupore più tetro,
per la gioia del pubblico che neppure ha pagato.
Vuota è la testa di chi spreca il suo sogno,
che lascia il pensiero in balia di una vipera,
e vinto dal ghigno del nuovo regno,
ruba la scena come un fantasma dell'opera.
Le parole si fermano,
nude nel fango,
un lampo le illumina,
scoprendo l'inganno.
E ciò che rimane,
di una vecchia emozione,
dura il tempo d'un lampo...
è solo illusione.
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