L'urlo del silenzio
Labbra che non sempre danzano parole d’amore,
un tenersi dentro tutto che
rende impraticabile ogni equilibrio fra
lingue, milioni e milioni, che dovrebbero gridare
ostacolando un mondo che lentamente ed inesorabilmente marcisce.
Dovrebbero forse urlare di più?
E risvegliare l’anima … gli animi?
La morte spesso è segnata dal conflitto di se stessi con un urlo
silenzioso…interno ed assordante.
Il suo senso? L’ho compreso solo quando
le cose a me più care, senza alcun rumore… si son rotte,
e ancora lecco le innumerevoli ferite consapevole ormai che
nelle lunghe bianche notti il rumore appartenga solo ai ricchi mentre
zoppica e barcolla sempre più la mia bigotta convinzione
in cui attribuisco al concetto di un forte urlo del silenzio il valore di un
ossimoro dell’anima …quell’urlo che semplicemente aggettiva… il non rumore!
Luciano Capaldo
***Forse solo un ossimoro senza alcun significato o la realizzazione dell’uomo …***
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Ciao grande poeta come sempre in ciò che scrivi lasci la tua traccia. Un abbraccio grande
Intensa e molto bella nella sua drammaticità.
Tra l'altro non è la prima che scrivi con tanta passione. È un susseguirsi di belle opere che ci offri.
Complimenti.
direi che in questa parte è racchiusa la parte più vera e malinconica della vita