giù, verso Roma, accolti dal bòn papa;
i chierci, cantano sul còr dei scranni; 3
Cristo lor Capo, e ecclesia, quindi, capa,
incoronante...i prodi imperatori,
da menti eccelse, a spiriti di rapa. 6
Io, emozionato, presi parte ai cori
e, acclamai alto, a tal diadema posto;
"Arrigo, gloria!"- in petali di fiori; 9
mi feci, verecondo, appen discosto;
dame, celesti, sorvolanti al suolo;
preci, grancasse, trombe, squille, tosto; 12
gli almi, dinanzi a un Duom, prendeano il volo:
"Di Svevia onore, verdi i Campi Elisi!"
Frati, sapienti, dignitari, a stuolo... 15
...i pian dei Cieli, eran di gioie intrisi. 16
Il componimento detto accenna al sacro Romano Impero del secolo decimo, che vide Ottone primo di Sassonia fondare l'auge cavalleresco e cristiano dell'Europa, da che ei venne accolto da papa Giovanni dodicesimo nell'Urbe, anno Domini CMLXII. Il globo, è ancora memore di tali incensi, a vortice di ascesa.
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