nel mondo dell’illusione,
si metta pronto, per favore,
a cantare una canzone.
Ricordi bene però,
che dovrà diventare bambino,
per entrare nel mio creato, 
perché lì abita la mia sconfinata fantasia 
che ho da sempre ben curato.
La chiave di quel portone immaginario, 
pieno di colori, scintille,
sconfinate e di dolci meraviglie,
la posseggo io e il Vento blu,
e poi….
Tutti i Maghi, le Fate del mondo
che mi considerano il loro padre, 
il fratello, il figlio amato
e quell’altro bimbo 
che adesso non c’è più!
“Volere” non è davvero sufficiente,
perché per entrare in quell’irrealtà
occorre mantenere libera la mente,
per dar posto al genio, 
all’immaginazione, 
alla creatività,
proprio quella che contiene tutto 
e pure ciò 
che è condito del mio niente.
In fila adesso con la banda in testa.
Col tamburo, la tromba, 
la chitarra per fare 
tutti una gran festa.
Pronti a entrare nel regno dell’irrealtà!
Per fare rifornimento di allegria, 
brio e magari di una 
buona dose d’estrosità.
Poesia scritta il 02/03/2018 - 12:38Voto:  |  su 3 votanti  | 
	

Luca Fiazza  
 07/03/2018 - 00:48 Grazie

Grazia Giuliani  
 02/03/2018 - 18:41 
  
  
  
  
  
  
  
mirella narducci  
 02/03/2018 - 15:58 
                        


