nel mondo dell’illusione,
si metta pronto, per favore,
a cantare una canzone.
Ricordi bene però,
che dovrà diventare bambino,
per entrare nel mio creato,
perché lì abita la mia sconfinata fantasia
che ho da sempre ben curato.
La chiave di quel portone immaginario,
pieno di colori, scintille,
sconfinate e di dolci meraviglie,
la posseggo io e il Vento blu,
e poi….
Tutti i Maghi, le Fate del mondo
che mi considerano il loro padre,
il fratello, il figlio amato
e quell’altro bimbo
che adesso non c’è più!
“Volere” non è davvero sufficiente,
perché per entrare in quell’irrealtà
occorre mantenere libera la mente,
per dar posto al genio,
all’immaginazione,
alla creatività,
proprio quella che contiene tutto
e pure ciò
che è condito del mio niente.
In fila adesso con la banda in testa.
Col tamburo, la tromba,
la chitarra per fare
tutti una gran festa.
Pronti a entrare nel regno dell’irrealtà!
Per fare rifornimento di allegria,
brio e magari di una
buona dose d’estrosità.
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