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Vacanze romane

Siede su quella roccia,
forse un pezzo d'altare per qualche Dio morto,
e guarda il cielo e la sua sfumatura
mentre il Sole tramonta rosseggiando le nuvole.


Sembra pensare a qualcuno
o forse solo a sé stessa
o forse a niente, per una volta.


Potrebbe chiamarsi Lucia o Livia
o Maria o semplicemente donna,
e avere cinque anni o mille.
Potrebbe circondarla la guerra
o la folla di un mercato d'agosto,
potrebbe essere schiava o madre
libera o amante, non importa.


Lei é sempre stata lì,
attraverso i secoli e le vite
cambiando forse nome ma non sostanza
a guardare quel cielo sempre rosso di Sole,
a ispirare il cuore di mille uomini
e la penna di qualche poeta.




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Poesia scritta il 30/03/2018 - 11:21
Da girovago di periferia
Letta n.1054 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


predicandola saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo, la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore.
Buona pasqua e pasquetta

Francesco Cau 30/03/2018 - 15:18

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