Anemone con zefiro si divertono tra lievi venti che dal gelo son liberi
E rallegrano i campi ove la neve scavo'
Fossi piegando le spine !
Cavalcano e domano i rapidi rabbuffi
di correnti capricciose che scalpitano
Per cercar nuovi spazi ove sfogar
l' impeto .
Soffiano sui nuovi amori, sulle rosee
guance delle verginelle ai primi sguardi
Ah, quanto fu duro e grave il vostro
disio che Borea ne voleva il cor
della fragile pulzella.
Spirano veloci i venti tra le colline
rideste ai primi pallidi raggi
ma la nebbia ancor le gela .
sorridono ad anemone incatenata
bel dolce fiore che ai primi soffi
ti Frangi come ali di vespa
combattuta per l Amor che non garba
a chloris infuriata .
Sollevano le azzurrognole corolle del
mieloso glicine le giocose folate
d 'Aria .
Cancellano il ricordo i tristi giorni
Il buio del cor
gli amari affanni !
Soffiate su sogni rapiti mai venuti
su istanti persi mai vissuti
sulle tettoie ancor di foglie coverte,
e ai rami sfrondati spargete il polline
sfidate le alte montagne
sollevando la stanca neve.
di poi tra orti, vecchie cascine
campi pronti ad esser gravidi di sementi
Ah ,te delicato fiore piccola ninfa
quanto mal Ti fece l essere ambita
ora più fuggir non potrai dalla nuda terra .
Al pianto di Maria sotto il
legno di giudea per detto antico
dal sangue puro
nacque un vermiglia corolla
del redentore ultima gioia .
di amor perduti e mai durati
Sei l’ esil pegno .
Tu fior del pianto di venere
Per Adone nascesti da tanto dolore!
ma or la primavera s' appressa
adornala coi tuoi colori ,
profumi e Che sia
mite il passo di Flora ,
cingiti di trifoglio
dolce m'è viver Meriggi
della stagione nuova
Corrado cioci
.
Voto: | su 1 votanti |