LA TENTAZIONE
da qualcosa, la riportai in sé
con una scusa; usai il dolce gesto
per non finire … con una bruttezza,
nel sedurmi non lo capisce che è
una finta carezza.
La tentazione, 
è l’imboscata dove si tenda a 
cadere; solo per quegli ormoni 
l’uomo vive male; dalla voliera 
volò l’uccello, non ci fu il punto 
di non ritorno. 
Non conosciamo 
più la gioia delle cose durevoli, 
frutto di una società anarchica che 
si è venuta a creare; un’illusione è 
quell’emozione, come delle farfalle 
che saltano da fiori in fiore.
La novità è una
felicità perdente, lei non è fuori 
dei  tempi; quel  suo malumore è
finito con  le maldicenze, l’oggetto 
dell’accusa è di non aver ceduto 
alle sue avances. 
 
Non è un peccato su 
cui si possa trionfare, con  una 
tazza  di caffè amichevole è la 
tentazione; la signora non vuol
 rinunciare, diventa colorita nel 
suo parlare. 
In quella passione 
un po’ ci scherzo sopra, lei si 
mette a belare come una capra;
che non mi passi mai più vicino; 
nello stato del suo essere usò
il telefonino!
Poesia scritta il 12/04/2018 - 08:36Voto:  |  su 3 votanti  | 
	

GIANCARLO POETA  DELL'AMORE  
 12/04/2018 - 20:29 
  
Marilla Tramonto  
 12/04/2018 - 17:51 
  
Marilla Tramonto  
 12/04/2018 - 17:51 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
mirella narducci  
 12/04/2018 - 17:29 
                        



