Tutto nero si è dipinto,
Mi guardavo attorno stanco
'Che' materia era svanita.
Solo me vedevo bene,
'flesso come in un specchio.
L'altro in faccia già notava
Che di lui io diffidavo.
So che ad ei paura aggrada
E mi sento come vinto
Nel terror chel nero il bianco
Batta a scacchi la partita.
In risate quasi aliene,
Mi risulta già lui vecchio.
Forse in me lui abitava,
Sua scomparsa contemplavo.
Con un solo batticiglio,
Da presente ad ombra era,
Vuoto che l'avea inghiottito
In un limbo trasparente.
In alto luci d'arancione,
Chiazze tonde disegnava
Come d'isole una fila
Che formavano un sentiero.
Sporto sul suo giallo ciglio,
Piè toccaron parte nera
Per assicurar l'attrito
Di cemento, non di mente.
Scia velata come alone
Passi miei accompagnava
Che per me parean duemila
In un sogno simil vero.
Fu di colpo che la vista
Mostrò un uscio illuminato,
Come di una porta aperta
Che salvezza già rivela.
Di colori tempestata,
Dimension non sa cos'era,
Ma varcata porta angusta
Occhi miei sembran drogati.
Vedo come in ametista,
Spazio immenso rivelato.
Vivo come gran scoperta
La presenza di candela,
Che di fuoco era impastata
E mi scioglie come cera,
Mentre l'animo m'aggiusta
Dai ricordi ormai passati.
Tredicesimo tarocco
Mi ricordano all'istante:
Morte che sa usar 'l suo tocco
Per guarir l'anime affrante.
Voto: | su 0 votanti |