o per lo meno allestire
un grande palcoscenico,
pieno di gente pronta
ad interpretare ogni singola parte.
Ed io rimanevo sempre li,
in disparte.
Volevo che fosse una forma d'arte,
la mia.
Ma mi sono illuso per l'ennesima volta.
Anche stavolta
qualcosa
mi è stata tolta.
Ho creato anime diverse,
modificato basi,
rafforzato ogni minimo timore
che rendeva la loro vita un dolore.
Un dolore atroce
che solo un uomo in croce
avrebbe potuto patire
e assorbire.
E se volessimo rendere il tutto un pò più reale
chi pensi che sia l'uomo ideale?
Chi si impregna
incessantemente di ogni male?
Sembra quasi come se mi stessi
sempre più allontanado
innalzandomi ad un livello superiore.
Riesco ad intravedere il vostro grigiore,
ascolto le vostre parole
e nutro le vostre gole.
Ma di cosa?
Ritenete che vi stia raccontando la realtà.
Immaginate di esser in affinità
con colui che conosce già la verità
ma finge d'esser al vostro stesso livello:
disperso come un bambinello.
Io sono il vostro pennello:
non dipingo su di un quadro.
Semplicemente, come farebbe un ladro,
me ne approprio
per poterlo trasfigurare.
Pensate che sul vostro quadro
non ci sia già un'opera vivente?
Anche se l'unico colore utilizzato sia il nero
non ritenerti un forestiero.
E' il tuo quadro.
Ci sei dentro.
Ti appartiene.
Persuadere diventa un atto semplice
poichè ognuno di voi diventa mio complice
ed inconsapevolmente
mutate in un essere morente.
La mia ultima domanda è questa:
è malvagio
colui che trova il coraggio
di sprofondare
negli abissi del male
di ogni uomo
ma che, per poter sopravvivere,
necessita di far vivere
in loro la realtà sopita?
Voto: | su 0 votanti |
Nessun commento è presente