Porga senno l'avea intelletto orgiacque, nell'umil decoro di sottaciuto respiro ed ardimentosa passione tersa e giubilante , innata riscoprir vassallo in lande volte all'inganno, oh! nobile homo fosti, ed evocar grandezza nel furente periglio v'assolve in qual flagello l'incontenuta ode che amor s'apprese, ed in bramosa attesa palpitio fremer balzo. Il nulla ormeggiar in cor, ed Homo fui, qual sbiadito elmo nella cui ode verbo decantar elogio, in chi vaneggiar lode in gloria aspra resa fu.
Ecce Homo, ordunque Egli, ed il nulla avvolse tempo reso mortal discernimento, tra cio' che nobil lacrima apprestar volle e regal abbandono albergar spirito e voce, umil rammento nel vasto firmamento.
Ecce Homo, ordunque Egli, ed il nulla avvolse tempo reso mortal discernimento, tra cio' che nobil lacrima apprestar volle e regal abbandono albergar spirito e voce, umil rammento nel vasto firmamento.
Poesia scritta il 11/01/2019 - 15:27
Da clark kant
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Commenti
Il filosofo mi piace.
Gianfranco Cassia 12/01/2019 - 15:03
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... qual che tu sii, od ombra od omo certo! -Non omo, omo già fui, e...
Mi hai ricordato Dante.
Bravo e benvenuto.
Un saluto
Mi hai ricordato Dante.
Bravo e benvenuto.
Un saluto
Loris Marcato 12/01/2019 - 07:59
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Caro superman ti do il mio speciale benvenuto e porgo lode al tuo componimento.
santa scardino 11/01/2019 - 21:33
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