Piangi!
Lascia esondar il fiume
che sottile giace sul filo
delle ciglia tue.
Aspira alle glorie dell’altezza,
tanto più nobili
del giaciglio spoglio nella boscosa distesa,
ove s’appoggia,
quando il burrascoso invade,
l’animo.
Parlerei ancora,
ma s’innalza alto,
in così basso loco,
l’impedimento che esclude
lo sguardo nella dimora del sentir
tanto buio che t’affligge.
Alle parole sovvengono i sospiri
e il fiato manca
per far vaticinio ai rauchi tuoi lamenti.
Lascia esondar il fiume
che sottile giace sul filo
delle ciglia tue.
Aspira alle glorie dell’altezza,
tanto più nobili
del giaciglio spoglio nella boscosa distesa,
ove s’appoggia,
quando il burrascoso invade,
l’animo.
Parlerei ancora,
ma s’innalza alto,
in così basso loco,
l’impedimento che esclude
lo sguardo nella dimora del sentir
tanto buio che t’affligge.
Alle parole sovvengono i sospiri
e il fiato manca
per far vaticinio ai rauchi tuoi lamenti.
Poesia scritta il 19/02/2019 - 18:44
Letta n.963 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Bella...il pianto come liberazione..
Graziella Silvestri 21/02/2019 - 09:08
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.