QUEL SETTIMO GRUPPO
c'era in quel sentirci capaci,
consone era il discernimento … ci
ritrovavamo coesi; in quel settimo
gruppo pieno di ardore, in pista
esprimevamo emozioni con il
nostro vigore.
Per i quarantenni 
ci voleva pazienza per il loro 
ritardo, quando arrivavano loro il 
gruppo era saldo; quella freschezza
dava sempre del vigore al gruppo, 
la bravura dei nostri maestri ci 
completava del tutto. 
Nel trasferire 
soavemente quella emozione, 
c'era la voglia di ballare sempre a 
non finire; il nostro sangue era un
vero mare mosso, insieme si gioiva 
a meraviglia con quel tanto ritmo 
addosso.
I nostri cuori 
caldi esprimevano il concetto, 
tutto si scioglieva solo con quel 
calore addosso; il tempo giocava 
soavemente a nostro favore, nella 
pista si esprimeva con gioia quel 
nostro sapere. 
La felicità 
dell'anima era sempre il nostro 
motto, non pensavamo solamente 
al corpo; anche i nostri effetti fisici 
rimangono solo nei ricordi, ciò che 
il cuore conosce e vorrebbe tanto 
ancora oggi. 
Ha vinto la volontà 
dell'uomo difronte a se stesso … è 
nella sua natura, il ricordo c'è agendo 
sulla mente umana; per quelli che ci 
hanno lasciato il pensiero è solenne, 
il tempo per le lacrime non è mai 
sufficiente.
GELA 22-02-2019 GAETANO LENTINI
Poesia scritta il 22/02/2019 - 14:00Voto:  |  su 1 votanti  | 
	

Maria Isabel Mendez  
 22/02/2019 - 15:08 
                        



