Bianca fredda e silenziosa cadeva la neve,
di un cappotto puzzolento e fradicio ero coperto,
sotto una camicia a strisce,
da tutti ero chiamato ...627.
File di umani senza nomi,
visi impietriti di grandi e piccini,
solo la morte sorridente passeggia,
su e giù per le file la falce destreggia.
I piedi dal freddo più non sentivo,
con sguardo smarrito chiamavo la mamma,
nessuno a quel grido più rispondeva,
solo l'odore di carne bruciata.
Davanti al mio sguardo, il corpo di un bimbo,
freddo e silenzioso io vedevo.
di un cappotto puzzolento e fradicio ero coperto,
sotto una camicia a strisce,
da tutti ero chiamato ...627.
File di umani senza nomi,
visi impietriti di grandi e piccini,
solo la morte sorridente passeggia,
su e giù per le file la falce destreggia.
I piedi dal freddo più non sentivo,
con sguardo smarrito chiamavo la mamma,
nessuno a quel grido più rispondeva,
solo l'odore di carne bruciata.
Davanti al mio sguardo, il corpo di un bimbo,
freddo e silenzioso io vedevo.
Poesia scritta il 26/03/2019 - 21:03
Da franco dima
Letta n.775 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bravo per come hai affrontato l'argomento!
Maria Isabel Mendez 27/03/2019 - 23:00
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Terribile pagina di una storia da non dimenticare. Un caro saluto.
santa scardino 27/03/2019 - 20:31
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Struggente..
Dolorosi ricordi della mia epoca
da non imenticare. complimenti Franco
Dolorosi ricordi della mia epoca
da non imenticare. complimenti Franco
Salvatore Rastelli 27/03/2019 - 16:34
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