All’alba, appassita, salutò il morente bagliore, 
Conforto, infinito, della mente frantumata dal dolore,
Giace in un abbraccio infermo,
E piange.
Conforto, infinito, della mente frantumata dal dolore,
Giace in un abbraccio infermo,
E piange.
Dagli occhi colano grandi diamanti che illuminano il cielo, 
Fino all'ultimo tuono.
Camminò sulle punte, docile, durante la notte per non oscurare le stelle, 
E desiderò afferrare l'immensità della terra profonda, 
Fino al giorno in cui si sollevò dalle proprie ceneri ed inebriò il sole.
Poesia scritta il 27/08/2019 - 11:26Letta n.997 volte.
                        			
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Commenti
Grazie delle bellissime parole
 

Michaela Patricie Zaludova  
 28/11/2019 - 12:28 --------------------------------------
Una delicatezza e profondità permeano questa bellissima poesia.
Antonio Girardi  
 27/08/2019 - 14:51 --------------------------------------
  
            
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