Il tempo che mi accompagna.
Si stringe attorno ai miei fianchi,
mi fa genuflettere dinanzi al prodigio
del mutamento.
Ed io guardo attonito, col respiro
che si infrange contro la scogliera
del destino,
mentre tutto prende forma.
Una forma così misurata,
una geometria impensabile
e priva di formule.
Si stringe attorno ai miei fianchi,
mi fa genuflettere dinanzi al prodigio
del mutamento.
Ed io guardo attonito, col respiro
che si infrange contro la scogliera
del destino,
mentre tutto prende forma.
Una forma così misurata,
una geometria impensabile
e priva di formule.
In mezzo a tutto questo:
l'amore che mi cammina di fianco.
Mi tiene in piedi, poi mi fa distendere
su un velo molle,
dove trovo il disagio poetico
del facile e ricercato struggersi.
Perché la sofferenza è un'arte.
Il sentimento è un talismano mistico.
Il pensiero è un orizzonte che si dischiude
oltre la finestra.
E ogni spiegazione:
un tentativo misero di rimanere
umani,
di evitare il disfacimento.
Di evitare di farne parte...
Di essere macerie sospese

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