Le tempie smisero di trattenere il pensiero.
Il respiro non più stretto nella gola,
fluiva scivolando nel petto e sul viso,
regalando un tiepido torpore.
Le palpebre soggiogate dagli occhi, si chiusero
e altre immagini non interessate alla luce si resero nitide al buio.
Nuvole e voci diafane circondarono quel corpo
che più non si aggrappava ad alcun peso.
Danzava, avvolto come da un lenzuolo bianco mosso da una brezza leggera
che muovendosi si allontanava allo schiudersi del mattino
Poesia scritta il 03/01/2020 - 17:13
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Commenti
il componimento mi piace per l'assemblaggio di immagini in piacevolissimi versi.
Gianni Schettino 04/01/2020 - 13:47
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