Su questo legno ,
che gronda di sangue
e amore,
legno di Giudea ingrada,
Ei e 'risorto, già vivo
lascia il suo sepolcro.
Santo ,immacolato spirito
vinci la morte,la notte
allo squillo della vita .
Sora nera s'arrende la falce getta
per mancato pasto .
Per valli va il nuovo uomo ,
colui che dal chiodo non gridò
dolore ,odio ma perdono.
Si squarcia il ciel già pronto alla sua
ascesa tra gli eterni giorni
e attende la sua parente .
Un giubilo d 'angeli in volo
quali dolci colombe dal vento
rapite e fan festa tra folate
e sbuffi ,cantan le Lodi di cristo
redentore.
E' risorto il figlio dell' uomo
che morte avea nel segno
del buon giorno.
quinci l'oscuro passo nel silenzio
ha reso vano.
Odi?questo e il di 'del gran risveglio
rinasci anche te umanita'tutta,
scrolla il torpore dal peccato
che non solo devi amar il pane
ma pur la voce del beato , che
mena questo gregge al giusto
ovile ne lo sparte per angusti campi e monti .
Miro d' intorno il suo creato
la bellezza delle fonti,
l' incanto di un mare placido ,
le stelle della notte
Il vento di primavera ,
dono di lui di un 'infinito
amore.
I morti son desti,
I vivi si pentono ,
I peccatori si piegano ,
e' Pasqua nel timido
ramoscello d 'ulivo ,
trova il tuo consolamento.
Corrado cioci
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