aveva un valore
e tanti han fatto
la corsa a scavare
pianure e montagne
per abbellire
i centri storici
e viste al mare.
A corsa in fila
si sono buttati
esperti e costruttori
di alti piani,
con piani e senza piani,
regolati
dal vento che spingeva
vani e vani.
Quelli eran tempi
di ricostruire...
e il mattone ovunque
valeva tanto,
dava da magiare e bere
a tanti,
e ogni giorno andava
a mille all'ora.
Si costruivano strade
e autostrade,
si scavavano montagne
e gallerie;
venne su strada
la prima seicento
che aprì la porta
a nuove tecnologie.
E a pochi giorni,
grazie al mattone,
è andato in pensione
il sasso e il gesso
e ogni impresa ha fatto
il suo pieno
dal nord al sud in Auto
e treno diretto.
Ma adesso dopo anni...
tutto è fermo
anche il mattone
del boom mondiale
non tira più: ha preso
altri continenti...
sarà l'effetto del
benessere o del male
che ci son poche lire
in tasca.
E poiché la vita
è un va e viene
ognuno si gode
il suo mattone
a tasche vuote
o a tasche piene.
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do Messina
// E' LA NOTTE
CHE fa PAURA //
Poesia
di Aldo MESSINA.
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Se il giorno
il pensiero
si allontana
e nella notte che
tornano i ricordi,
ai sopravvissuti,
al suon
di una campana
che faceva svegliar
ciechi,muti e sordi.
Adesso lì non si
sveglia più nessuno,
son tutti in cielo
le anime volate
con tutti gli effetti
che teneva ognuno
su tavoli, cassetti
o per terra buttati.
E se la notte
fa freddo e paura,
nelle tende
in fretta piantate,
ci son gli"Angeli
della terra"
a consolare
e a riscaldar
tutti i cuori
e fredde mura
con caldi pasti
e frutta
di terra e di mare.
Or si spera presto,
senza ma e senza se,
di ricostruire
il Paese
che più non c'è
per quel terremoto
che ha devastato
e devasta ancora
il Centro Italia
vite e ogni prato.

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