Senti piangere,
sussurri sommessi che riesci
appena a percepire,
uno scandire asincrono di un pendolo
che oltre il tempo misura altro tempo.
Dietro la porta trattieni per un attimo
il respiro, l'ignoto dipana le sue trame
di anfore infrante e templi in rovina,
in quei silenzi nei quali riesci a sentire
cantilene di parole sussurrate.
Un fluire di vita che credi non ti appartenga,
ma che ti coinvolge di più di quanto tu possa pensare,
così prigioniero di amare sensazioni
che non riesci più a decodificare.
Dietro la porta senti sussurrare,
un pianto lieve tra i singhiozzi,
voce amara di dolore intriso di lacrime,
che chiama inascoltata,
il cui significato ti sfugge perché non sei dentro,
a poter capire chi sei e perché resti fuori?
Eppure un vento leggero ti accarezza il volto,
lo rinnova di colori tenui di vita,
mentre ascolti ancora il rumore sordo,
di un movimento anomalo di un dondolo che culla bambini divenuti adulti.
Dietro la porta, in attesa, ascolti, sei costretto ad ascoltare, la coscienza che racconta la memoria dei sentimenti che in flashback improvvisi
ritorna, il crepitare di ceppi immaginari che ardono,
in un altrettanto immaginario fuoco sacro che consuma.
sussurri sommessi che riesci
appena a percepire,
uno scandire asincrono di un pendolo
che oltre il tempo misura altro tempo.
Dietro la porta trattieni per un attimo
il respiro, l'ignoto dipana le sue trame
di anfore infrante e templi in rovina,
in quei silenzi nei quali riesci a sentire
cantilene di parole sussurrate.
Un fluire di vita che credi non ti appartenga,
ma che ti coinvolge di più di quanto tu possa pensare,
così prigioniero di amare sensazioni
che non riesci più a decodificare.
Dietro la porta senti sussurrare,
un pianto lieve tra i singhiozzi,
voce amara di dolore intriso di lacrime,
che chiama inascoltata,
il cui significato ti sfugge perché non sei dentro,
a poter capire chi sei e perché resti fuori?
Eppure un vento leggero ti accarezza il volto,
lo rinnova di colori tenui di vita,
mentre ascolti ancora il rumore sordo,
di un movimento anomalo di un dondolo che culla bambini divenuti adulti.
Dietro la porta, in attesa, ascolti, sei costretto ad ascoltare, la coscienza che racconta la memoria dei sentimenti che in flashback improvvisi
ritorna, il crepitare di ceppi immaginari che ardono,
in un altrettanto immaginario fuoco sacro che consuma.

Da Alpan .
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Commenti
Bella.


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Vorremmo tenere fuori dalla porta quello che ci fa soffrire, ascoltandoci a volte riusciamo a trasformare il dolore, almeno il tempo di un soffio di vento...
Una poesia molto intensa...
Una poesia molto intensa...


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Quando basta un semplice rumore, o un profumo, per far riemergere tutta una vita di ricordi e di emozioni strette al cuore... Un tornare indietro emozionalemnte con versi assai coinvolgenti e dalla grande carica descrittiva!


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Splendida come sempre. Complimenti Alpan 



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