Sintra
Ti vorrei rincontrare
in posti dove non sono
in posti dove non sono
ancora stata. Ho troppe remore
briglie dal trascorso, ricordi
che affogano di menta il mio seno di latte.
Magari a Sintra: porte che si aprono
e indirizzano su corridoi in pieno sole
principesco, otri d’agavi, pegasi e fado
prospettive mentali da scoprire
come l’ozio all’entrata della vita
la lingua imperfetta del lattante
che è già un poeta -versi cullati
dalla brezza, esistente anche
dove ci siamo già visti, solo più leggera
eggera, ggera, gera, era...
Scopriresti che il tempo fa restare
solo ciò che è più lieve, quel bacio
senza parlare, un mio capello biondo
sul giubbotto, e di Sintra o della vita
ti rimarrebbe l’aria, la ria, l’ia, l’a...
’
Finché anche quella sarà sparita.
(L'immagine è dell'autrice, "Sintra, Palacio da Pena", olio su tela).
Poesia scritta il 28/07/2020 - 18:31
Letta n.851 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Complimenti, splendida poesia ricca di opulente descrizioni e densa di suggestioni che coinvolgono tutti i sensi!
Anna Maria Foglia 29/07/2020 - 13:35
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Un luogo di romantiche attrazioni dove la mente vola, dove la vita è magia, dove tutto è sospeso, dove anche il pensiero diventa rarefatto perchè si perde tra le meravigli di cieli azzurri.
Francesco Scolaro 29/07/2020 - 12:26
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Molto bella ed evocativa.
Francesco Pezzulla 28/07/2020 - 19:08
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