Un gemito assordante
rimbomba nella memoria,
nella giovane memoria, corrosa
dai tarli di un armadio, resa grave
dalla polvere di uno scaffale, annerita
dalla cenere del Tempo.
rimbomba nella memoria,
nella giovane memoria, corrosa
dai tarli di un armadio, resa grave
dalla polvere di uno scaffale, annerita
dalla cenere del Tempo.
Ma se riavvolgo il nastro e torno a Gaia,
ecco! torna quel sublime tepore,
quella carezza che tutto ripara,
quell'abbraccio che ogni catena rompe.
Qual è dunque l'essenza del ricordo?
Percezione? Contatto? Visione?
Ricordo è ciò che non puoi portar con te,
un valore conteso con il Tempo,
il risultato di una eterna lotta,
un premio di ferite al vincitore.
Oh eterea Gaia, non è più ora
per quel calore e quelle coccole certe,
chè il Tempo, ingrato, da te ha colto
maligno forza e determinazione.
Libera la mente, libera il cuore,
libera spazio! In pagine fresche
scriviamo insieme la nostra vita.
Poesia scritta il 13/08/2020 - 22:24
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